Elenaledda Vox Associazione Culturale | Comunicato stampa del 5.12.2012: al via domani a Quartucciu la VI Rassegna del Cinema Etnomusicale. Fino al 16 dicembre cinque i film in programma
Allegati
- 'Kanzeon'-2011-di Neil Cantwell e Tim Grabham.jpg
- 'Kanzeon'-2011-di Neil Cantwell e Tim Grabham-2.jpg
- 'Vecchia quanto la mia Lingua il mito e la vita di Bi Kidude'-2006- di Andy Jones sm.jpg
- 'Passaggi di tempo-Il viaggio di Sonos 'e memoria'-2004-di Gianfranco Cabiddu (foto Diego Aresu).jpg
- VI Rassegna del Cinema Etnomusicale-comunicato stampa del 5-12-2012.pdf
05/dic/2012 11:10:17 Is Mascareddas Teatro e Laboratorio Contatta l'autore

Quartucciu (CA) - DoMusArt
06 > 16 Dicembre 2012
Comunicato stampa del 5 dicembre 2012
Suoni e ritmi del mondo sul grande schermo.
Al via domani (giovedì 6 dicembre) a Quartucciu la VI Rassegna del Cinema Etnomusicale.
Cinque i film in programma fino al 16 dicembre nello spazio DoMusArt per la manifestazione promossa dall'Associazione Elenaledda Vox.
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Ritmi e suoni di civiltà millenarie in un percorso che parte dall'estremo Oriente, passa per il continente africano ed approda in Sardegna. Sono gli ingredienti della Rassegna del Cinema Etnomusicale, ai blocchi di partenza domani (giovedì 6 dicembre) a Quartucciu. Giunta alla sua sesta edizione, la manifestazione promossa dall'Associazione Elenaledda Vox con il sostegno del Comune (Assessorato alla Cultura) e della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato alla Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Sport, Spettacolo e Informazione) torna nel consueto spazio DoMusArt (Ex Casa Angioni) in via Neghelli, per proporre fino a domenica 16 dicembre un cartellone di cinque film ad ingresso gratuito.
Si comincia, dunque, domani (giovedì 6 dicembre) alle 21.30, con un'immersione nel mondo musicale del Giappone, tra pratiche di conservazione di antiche tradizioni e innesti di cultura contemporanea, raccontati in "Kanzeon", documentario firmato dai registi britannici Neil Cantwell e Tim Grabham (2011, 87’). Il film deve il titolo a una forma di meditazione buddista, nota come Kannon o Bodhisattva della Compassione, che può essere tradotta come "vedere i suoni". Girato nell'isola nipponica di Kyushu, "Kanzeon" ritrae tre musicisti molto speciali. Il primo è Akinobu Tatsumi, giovane sacerdote buddista e custode di un tempio al di fuori della città di Kumamoto, che si esercita come DJ hip-hop e fa risuonare il beat-box nelle foreste di bambù. Accanto a lui compaiono Eri Fujii, artista che ha dedicato la sua vita alla padronanza del sho, un raro e antico strumento a fiato cinese (organo a bocca di bambù) che evoca il grido della fenice, e Akihiro Iitomi, un maestro del teatro Noh e suonatore del tamburo kotsuzumi, il cui amore per il jazz è quasi pari alla passione per le arti performative tradizionali giapponesi.
La rassegna prosegue nel segno delle sonorità africane anche con "La danza dei Wodaabe" (2009, 90'), in visione mercoledì 12 dicembre alle 21.30. Frutto di un lavoro di ricerca durato dieci anni, il film dell'etnomusicologa francese Sandrine Loncke documenta i rituali praticati dai Wodaabe, popolazione nomade di pastori del Niger, come ad esempio il "Geerewol", la cerimonia che a settembre, alla fine della stagione delle piogge, fa incontrare i ragazzi con le ragazze in età da marito, in una festa di canzoni e danze sfrenate.
Nelle ultime due serate la Rassegna del Cinema Etnomusicale dedica il suo sguardo alla terra madre sarda. Giovedì 13 dicembre, alle 21.30, si proietta "La civiltà musicale dei Sardi - E' un viaggio dentro la civiltà musicale dei Sardi" (2001, 60 min). Un percorso narrato attraverso i suoni, i luoghi, le tradizioni e la storia di un popolo antico che in un’epoca di feroce globalizzazione fa della propria identità e del distinguersi il suo maggior punto di forza.
Il documentario si è rivelato come un contenitore dove inserire oltre alle più importanti espressioni attuali della musica prodotta in Sardegna, naturalmente non solo quella tradizionale, anche svariati elementi propri della cultura dell’isola, come l’archeologia, le usanze, la lingua, le feste tradizionali, la natura. Il ritmo del film è scandito dal racconto della storia della Sardegna da parte del grande scrittore sardo, Francesco Masala.
Domenica 16 dicembre gran finale con la visione, alle 19, di "Passaggi di tempo - Il viaggio di Sonos 'e memoria" (2004, 85'). Il film realizzato dal regista cagliaritano Gianfranco Cabiddu, con la direzione musicale di Paolo Fresu, rende allo spettatore il ritratto di una Sardegna insolita, quasi astratta, sulle ali della musica, tra appigli etnografico-documentari e l'emotività della fiction, raccontando il viaggio di un gruppo di musicisti amici - il trombettista Paolo Fresu, la cantante Elena Ledda, il fisarmonicista Antonello Salis, il maestro di launeddas Luigi Lai, il contrabbassista Furio di Castri, il chitarrista Mauro Palmas, il percussionista Federico Sanesi, il violoncellista Carlo Cabiddu e il coro Su Cuncordu di Santu Lussurgiu - e la realizzazione di un concerto e spettacolo multimediale stimolata dal ritrovamento di materiali inediti dell’archivio del LUCE che narrano una terra meravigliosa e ormai scomparsa.
Con preghiera di pubblicazione e di diffusione radio-televisiva
Associazione Elenaledda Vox
Alberto Pisu Cell. 393 000 07 40
Ufficio Stampa
Maria Carrozza
Cell. 346 304 76 20
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VI Rassegna del Cinema Etnomusicale
Quartucciu (CA) - DoMusArt
06> 16 Dicembre 2012
Programma
Giovedì 06 dicembre ore 21.30
Kanzeon
(Neil Cantwell, Tim Grabham, Giappone / Gran Bretagna, 2011, 87’)
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Venerdì 07 dicembre ore 21.30
Vecchia quanto la mia lingua: il mito e la vita di Bi Kidude
(Andy Jones, Zanzibar/Tanzania/Gran Bretagna, 2006, 66')
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Mercoledì 12 dicembre ore 21.30
La danza dei Wodaabe
(Sandrine Loncke, Niger/Francia, 2009, 90')
Giovedì 13 dicembre ore 21.30
La civiltà musicale dei Sardi
(Italia/Svizzera, 2001, 60 min)
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Domenica 16 dicembre ore 19.00
Passaggi di Tempo - Il viaggio di Sonos 'e memoria
Regia di Gianfranco Cabiddu- Direzione Musicale di Paolo Fresu
con Paolo Fresu, Elena Ledda, Antonello Salis, Luigi Lai, Furio di Castri, Mauro Palmas, Federico Sanesi, Carlo Cabiddu e Cuncordu di Santu Lussurgiu